Paul Shepard, derivazioni dal paradigma e immagini dei Teneri Carnivori

Gli uomini hanno impiegato mezzo milione di anni per estrarre dai recessipiù profondi dell’inconscio quell’esaltazione che produce la maturità. Non bisogna essere troppo duri con noi stessi. Come cultura, specie, per molto tempo ce la siamo cavata. Nessuno ci ha insegnato niente tranne forse il paesaggio, alcuni predatori. Gestivamo il divide tra noi e laContinua a leggere “Paul Shepard, derivazioni dal paradigma e immagini dei Teneri Carnivori”

Nuovi Dispacci #1-11

I primi dieci Dispacci sono apparsi ogni martedì su “Doppiozero” dal 5 luglio al 6 settembre 2022. L’ultimo è uscito su “Passion&linguaggi” il 1 settembre 2022. * * * #1 – Nuovo bestiario minimo Dallo spagnolo despacho, un tempo missiva del ministero degli affari esteri alle sue rappresentanze diplomatiche, portata da corriere o staffetta, diContinua a leggere “Nuovi Dispacci #1-11”

Simulazione e preparazione emotiva. Gli ultimi tre romanzi di Emily St. John Mandel

Prossimità Ecco James Ballard. Intervistato parla della sua infanzia e i ricordi sfumano, la vita nel campo di prigionia, il ritorno in Inghilterra, poi di nuovo sul cibo fornito dai giapponesi, la casa piena di domestici, la paura insieme indotta e reale di essere rapito. La prigionia dello scrittore bambino immaginata come un incubo dall’intervistatoreContinua a leggere “Simulazione e preparazione emotiva. Gli ultimi tre romanzi di Emily St. John Mandel”

Salient Spring

Il passaggio dall’Antropocene fantasma (invisibile come il grisou) all’Antropocene manifesto (esplosivo come uno schiaffo divino) è stato un attimo. Il merito di questa presa di coscienza non è da ascrivere né ai professionisti del Grand Tour antropocenico, con i loro mémoir patinati su global warming e sesta estinzione, né al metadiscorso (eco)critico, capace però diContinua a leggere “Salient Spring”

John Lane: l’Antropocene in versi

Nel 2017 esce Anthropocene Blues (Mercer University Press) di John Lane, una raccolta che esplora in versi i battiti coordinati tra scala geologica e scala biologica, tra Età della Pietra ed Età del Blues, tra transizione olocenica e climate change, tra image making paleolitico e immaginario antropocenico. John Lane è una delle grandi voci delContinua a leggere “John Lane: l’Antropocene in versi”

Claire North, Notes from the Burning age

Dei bambini giocano in una foresta, l’incendio divampa, un mostro appare, i sopravvissuti comprendono qualcosa sull’essere umani. Passano degli anni e un bambino diventa un uomo che domina molte lingue morte e morenti e adesso deve fermare una rivoluzione. Sul quando possiamo solo fare una stima. Qualche generazione, meno di un paio di secoli, treContinua a leggere “Claire North, Notes from the Burning age”

RAKKA!

Vorremmo che Eva Horn scrivesse su Rakka. Questo desiderio frustrato, la nostra impotenza e insoddisfazione possono rimanere non espresse.  C’è un’alternativa: uscire dallo scantinato e salire sul pick up con i buddies ed eccoci qui. Anche perché è arrivato il momento di abbozzare un’ars poetica antropocenica, e dare a chi lo vuole un tool narratologicoContinua a leggere “RAKKA!”

Bewilderment

Il cielo, di notte, lontani da qualunque città, è qualcosa di nuovo. Stupisce, diventa una prospettiva. Richard Powers, qualche anno fa. Forse vede se stesso e, nella nebbia delle idee, alcune immagini per il nuovo romanzo. Così è per tutti. Un padre vedovo, un bambino da crescere, mano nella mano, in campeggio, in una forestaContinua a leggere “Bewilderment”

Lydia Millet, I figli del diluvio

Il vecchio mondo sta morendo, un gruppo di famiglie va in vacanza. La villa Nel corso degli anni i turisti avevano inciso sulle assi disegni rozzi, nomi e iniziali. Quelle iniziali potevano farmi perdere la calma in un baleno. Forse li avevano incisi i discendenti stessi dei baroni ladroni – i rampolli dei magnati dell’acciaioContinua a leggere “Lydia Millet, I figli del diluvio”

Animali dell’Antropocene

Riportiamo qui, tali e quali, gli appunti che sono stati alla base dell’omonima lecture romana del 23 luglio 2021 all’Ex-Mattatoio, nel contesto di “Re-Creatures. Apparizioni artistiche & altro” a cura di Ilaria Mancia. Strano parlare qui in un ex mattatoio, dove le pareti sono spugne di anime tormentate, di spettri e chimere, che si credaContinua a leggere “Animali dell’Antropocene”

Catena degli errori

Wie ein Schauspiel, das gar kein Ausgang. Das Ende aller Dinge, I. Kant. “La fine del mondo sta arrivando. Adesso tocca a te.” Le prime quindici vite di Harry August. Claire North “Manny, sali in macchina o morirai“, dice il protagonista di War of the Worlds (2015). Manny lo conosce, probabilmente sono vicini, stessa classeContinua a leggere “Catena degli errori”

Hummingbird Salamander

DeLillo, Zero K. L’incipit più importante della letteratura contemporanea. Everybody wants to own the end of the world. La prima parola, everybody, tutti, è quella che centra la lettura; è anche quella più significativa e importante. Tutti non è una generalizzazione, la popolazione generale, il vostro vicino non vuole possedere la fine del mondo. QuestoContinua a leggere “Hummingbird Salamander”

Il Cavaliere e la Morte della terra

Divine Landscape Ecco la Mongolia, qualche milione di metri quadrati di steppa, altipiani, fiumi, fasce che annunciano la taiga siberiana e altre simili a una naturale megastrada desertica su cui pony e cavalli mongoli riescono a percorrere decine e decine di chilometri al giorno. Sopra tutto questo il Tengri, che è il cielo, la naturaContinua a leggere “Il Cavaliere e la Morte della terra”

Per un nuovo immaginario geologico

Premessa. La geologia, da Cro-Magnon a Deleuze, è un modello di pensiero cosmologico, filosofico, socio-culturale. Tuttavia in Occidente sembra impossibile emanciparsi dall’asfittica dialettica Ge/Chthon, dalla mitologia greca in generale, dal pensiero aristotelico-cartesiano. Il mondo è molto più vasto e i saperi geologici di culture diverse dalla nostra sono modelli (o spunti alternativi) per ripensare laContinua a leggere “Per un nuovo immaginario geologico”

Escapismo

Full of spoilers di Greenland (2020), 8 tage (2019), Demonologia rivoluzionaria e Remembrance of Earth’s Past di Cixin Liu, Soft apocalypse di Will McIntosh. “… e trasformano l’astronomia in una astrologia dell’Armageddon” Laura Tripaldi in Demonologia rivoluzionaria (NOT NERO editions, 2020). Questa transizione e trasformazione è illustrata in tre eventi rilevanti nella Scala Torino: –Continua a leggere “Escapismo”

Tempo-Canone Z-Sistema

I flagelli, invero, sono una cosa comune, ma si crede difficilmente ai flagelli quando ti piombano sulla testa. Nel mondo ci sono state, in egual numero, pestilenze e guerre; e tuttavia pestilenze e guerre colgono gli uomini sempre impreparati. Albert Camus (esergo a The Pandemic Century di Mark Honigsbaum) Rivolta del tempo Senza la precisioneContinua a leggere “Tempo-Canone Z-Sistema”

L’isola dei maiali

A cosa serve la Nature writing? In che modo l’esperienza della Wilderness, abbastanza surclassata dal problema-Antropocene, è ancora una questione narratologica primaria? Perché la traduzione di uno spazio geografico in spazio testuale rimane un fatto centrale nell’agenda di chi scrive all’epoca del collasso? Alla periferia della mappa, della palude di Grendel, ci sono autori che,Continua a leggere “L’isola dei maiali”

Epica e Tempo: Tenet

C’era una volta un narratore di storie future che non raccontava solo storie future ma che forniva istruzioni per l’uso, per orientarsi nel presente. Chi si aspettava da lui l’intrattenimento di accattivanti storie future non si metteva nelle condizioni per capirle e magari si lanciava in critiche che erano come un boomerang: affermazioni identitarie “contro”Continua a leggere “Epica e Tempo: Tenet”